Servizio fotografico reportage o posato ? Facciamo chiarezza !
Oramai da decenni la fotografia di matrimonio è associata ad una visione da parte del fotografo spontanea
Questo tipo di approccio meglio può contribuire ad un vero e proprio racconto, sempre attraverso al valido binomio occhio-mente dell’autore/fotografo ingaggiato per rendere “unici e per sempre” il ricordo del nostro grande giorno.
Diciamo la verità, non siamo granché portati a voler posare come belle statuine e in atteggiamenti “strani” come si faceva, purtroppo, negli anni 80-90…anche se in alcuni colleghi permane ancora questa idea ormai trapassata.
Una visione più libera, unita all’utilizzo di strumenti più performanti, hanno aiutato le nuove generazioni di fotografi ad essere più consapevoli nel scegliere un modo del tutto naturale verso uno stile che sicuramente interessa e piace di più alle giovani coppie
E’ stata una normale evoluzione, grazie non solo al web, ma anche e soprattutto a workshop dove le menti si sono “aperte” all’innovazione
Ma attenzione ci sono alcuni particolari che è bene voi sappiate!
Il fotografo di certo non è più colui che ti mette in posa, bensì adora semplicemente realizzare le fantastiche foto di coppia dopo il rito ad esempio sullo sfondo migliore, dando il meglio di sè in termini creativi e arricchendo il tutto con una dose di ottima comunicatività che rilassi a tal punto che l’immagine che ne esce è fortemente d’effetto e spontanea.
Attenti non ho parlato di reportage, ma di spontaneità e creatività.
Dove sta la differenza?
Per spontaneità, almeno nelle mie immagini, intendo questo: la coppia è in una fase di relax e naturalezza ma è anche vero che la presenza del fotografo è visibile davanti ai loro occhi, certamente sanno di essere fotografati, ma non conoscono l’attimo preciso in cui verrano ritratti !
Il reportage invece è differente, la coppia non sa assolutamente che il fotografo è piazzato per ritrarli, ma non vedendolo, i loro sguardi sono ancora più intensi, veri, e reali.
Fotografare in reportage
comporta un gran livello di
creatività/concentrazione
preparazione/velocità
Portare a “casa” la foto emozionale, ecco il reportage
Fotografare in maniera spontanea
comporta una grande dose di
creatività/concentrazione
preparazione/velocità
Un ritratto creativo e curato nei dettagli ma non posato, ecco la foto creativa e spontanea
Come avete ben capito sono cose differenti ma si nutrono delle stesse necessità.
Il mio stile è per il 80% reportage, il restante 20% lo dedico al ritratto creativo e spontaneo, per poter regalare alle mie coppie immagini maggiormente curate sotto ogni aspetto, luce ed espressioni soprattutto, ciò che con il reportage non è del tutto possibile valutare prima di scattare la foto.